2017/02/14

CARNEVALE: La Sfinge e l'Enigma - 4 di Gino Carbonaro

Carnevale


 La Sfinge e l’Enigma


Descrizione: Descrizione: http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTZOatsQeK4MqlqlrpdxeyywERAIIYEnvAwS8ifH95o7o_p3oqlWw

Edipo e la Sfinge


Ed era ancora nel periodo di Carnevale 
che venivano proposti indovinelli ed enigmi. 
Gli indovinellie gli indecifrabili enigmi 
sono anch’essi delle verità
che hanno indossato la maschera.
Indovinelli ed enigmi sono formulazioni logiche 
portatrici di una doppia verità: la prima, visibile
(il più delle volte oscena) con cui si vestiva il concetto.
Ed era la maschera indossata dal concetto 
che aveva lo scopo di portare l’ascoltatore fuori strada.
La seconda verità era quella che 
l’indovinello custodiva gelosamente, o nascondeva. [1]

Maschere, anche queste, indossate dall’indovinello e dagli enigmi, che sfidavano l’uomo a indovinare cosa si nasconde dietro le cose. Ma, per analogia, questo potrebbe essere il messaggio che Carnevale custodisce: forse tutta la realtà - e con essa tutti gli esseri viventi - è coperta da una maschera depistante, quella che ci viene mostrata e che nasconde ciò che sta dietro, dentro o sotto. Se la realtà nasconde l’inganno, compito dell’uomo è quello di scoprire sempre e ovunque cosa si nasconde dietro ciò che appare, soprattutto per capire se ciò che ci sta davanti è portatore di bene o di male. L’enigma proposto dal Carnevale è dunque una sfida all’intelligenza umana. 

A provare che c’è un rapporto fra gli enigmi dell’odierno Carnevale e le Dionisiache greche di una volta va evidenziato un parallelismo.

In Sicilia, erano parte del Carnevale i “Dubbi”, cioè gli enigmi. Qui, di seguito, ne riportiamo uno conosciuto nella Sicilia di un tempo:

      “Chi è quell’animale
      che al mattino cammina su quattro zampe,
      a mezzogiorno su due
      e alla sera su tre.
      E quando cammina con due zampe è più veloce?”

  L’animale che indica l’enigma-dubbio è l’uomo, che da bambino (al mattino) cammina carponi (con quattro gambe), da grande (a mezzogiorno) con due, e la sera (da vecchio) con tre (la terza gamba è il bastone).

Ma, questo è anche uno degli Enigmi più antichi della storia dell'umanità, essendo presente nella cultura egizia ed assiro-babilonese, oltre che in quella greca.

Nella mitologia greca, la enigmatica Sfinge (che è Dioniso) posta sull’alto di una rupe all’ingresso della città di Tebe proponeva l’enigma sopra citato a coloro che si accingevano a entrare in città. Chi non dava la risposta giusta veniva ucciso. Se l’enigma fosse stato sciolto, la Sfinge si sarebbe data la morte. La posta in gioco era la vita.

Il mito tramanda che fu Edipo a sciogliere l'enigma, causando la morte della Sfinge e liberando i Tebani da quella calamità.

Se la Sfinge mascherata rappresenta la Natura il significato dell’enigma è chiaro. L’uomo vive quotidianamente un confronto ambivalente e rischioso con la Natura. Se l’uomo riesce a sciogliere gli enigmi che la Natura gli pone, allora sarà lui ad avere la meglio. Nel caso contrario sarà lui a soccombere.

Va qui ricordato che Dioniso (che simboleggia la Natura) è un doppio. Unico dio mascherato fra le divinità greche, nessuno poteva dire se Dioniso, sotto quella maschera, era maschio o femmina, giovane o vecchio, buono o cattivo, saggio o folle. Metà dio e metà uomo, abitava sei mesi negli inferi, con la madre Semele, e sei mesi alla luce del sole per raggiungere il padre Giove, ed era colui che invitava i suoi seguaci a trasgredire, ma pretendeva di essere ubbidito. Ed era paradosso, perché chi ubbidisce non può trasgredire e  chi trasgredisce non ubbidire. 

Mistero è il Carnevale,
 fenomeno che appare,
mentre si cela,
né si lascia comprendere.

Il nostro lavoro mira a decifrare questo evento complesso, vero criptogramma, per capire il perché della coesistenza di componenti contradditorie all’interno di questo fenomeno che sembra avere come interfaccia lo specchio.   

Per trovare la chiave atta ad aprire e vedere cosa nasconde questo misterioso scrigno carnevalesco procediamo da una verità di per sé evidente:

                       Se è l’uomo a produrre il Carnevale
                        nel Carnevale si rifletterà l’uomo.

Per questo, procederemo su due direttive parallele e complementari:

-  La prima rileverà le costanti del Carnevale, ed evidenzierà l’aspetto fenomenologico.
-  La seconda direttiva è rivolta ad interrogare l’uomo, causa del fenomeno, e i suoi comportamenti, per intendere il perché del suo proporsi nell’evento carnevalesco. Questa  direttiva  definirà una ontologia dell’uomo.  Può accadere così, che

Cercando l’uomo,
lo si veda fuggire nel Carnevale,
e osservando il Carnevale
vi si trovi l’uomo
e lo spessore tragico
della sua esistenza.

Il nostro obiettivo è quello di accostare “Carnevale e Uomo”.  Leggere l’uomo per capire perché crea il Carnevale, leggere il Carnevale per capire chi è l’uomo. L’uno specchio dell’altro. La soluzione ad incastro. 





[1] Anche la bugia, che pure è una verità mascherata, ha qualcosa da fare con il Carnevale depistante.

Nessun commento:

Posta un commento

Puoi cambiare questo messaggio sotto Impostazioni > Commenti