2012/03/21

Argilla & Terracotta Grandi Scoperte dell'Umanita'


Argilla & Terracotta
           Grandi scoperte dell’Umanità
   
Il cammino dell’uomo su questa terra è costituito da una catena ininterrotta di scoperte. Ogni nuova scoperta è servita
  • ad allontanare l’uomo dallo stato di natura, che lo poneva sullo stesso livello degli altri animali. Ogni scoperta è servita per
  • migliorare la qualità della sua vita.
Fra le grandi scoperte dell’umanità, c’è il fuoco che è servito all’uomo arcaico





1. Uomini trogloditici nell’atto di accendere il fuoco

  • per riscaldarsi         
  • avere luce di notte,  
  • cucinare cibi,
  • tenere lontani gli animali
  • fondere metalli.


Agricoltura, rivoluzionaria scoperta dell’uomo.

    Dopo il fuoco, l’agricoltura è un’altra grande scoperta dell’umanità, e nasce quando l’uomo scopre che la riproduzione delle specie dipende da un seme che può essere messo a dimora nella terra.  


2. Semi di vita


   Quando l’uomo scopre che può gestire la riproduzione di un cereale (orzo, farro) e scopre ancora che viti e ulivi e altre piante possono essere implementati, allora  nasce l’agricoltura.           
                                     3.  Uomo arcaico con aratro


Con la scoperta dell’agricoltura l’uomo rivoluziona il suo modo di vivere.
   
   Prima di questa scoperta, l’uomo viveva di quanto offriva spontaneamente la natura: erbe, radici, frutti, miele, caccia.


4. Uomini primitivi che cacciano  

    Ma, in questa ricerca quotidiana delle fonti di sopravvivenza l’uomo era costretto a muoversi, a cercare, a camminare.
    Invece, quando  l’uomo impara a dissodare la terra, quando l’uomo mette a dimora dei semi, allora è costretto a fermarsi,  
  • per proteggere i germogli,
  • per aspettare il tempo del raccolto,
  • per difendere il frutto del suo duro lavoro,
          ma soprattutto perché
  • non può trasportare i frutti del raccolto.
   Frumento, orzo, vino, olio hanno bisogno di essere conservati e protetti, dunque necessitano  di  contenitori                
5. Giare/contenitori, da culture e tempi diversi

   Ed è in soccorso dell’agricoltura che arriva benefica la scoperta dell’argilla e successivamente quella della terracotta.
         La prima creatura dell’argilla fu probabilmente una statuina  in forma umana, forse una donna dal grande sedere ad indicare il bisogno di abbondanza di mezzi di sopravvivenza.


6. Divinità femminile in argilla
   
La statuina fittile è servita all’uomo primitivo per avere l’illusione di una protezione da parte di una entità potente, dotata di potere magico. Ma l’argilla (attenzione) dovette pure sembrare una sostanza magica, se poteva essere modellata e modificata per prendere l’idea che l’uomo aveva nelle mente.
   Difatti, se ciò che è nella mente dell’uomo viene fuori, e da idea si può materializzare, grazie all’argilla, questo fatto, per l’uomo primitivo è certamente magico. Difatti, chi ancora oggi modella l’argilla,il ceramista,  è considerato un creatore.
   
  Sempre dalla argilla impastata con acqua verrà modellata la prima ciotola, che messa accanto al fuoco si asciuga, si indurisce, diventa ancora più capace di contenere un liquido, agevola una delle funzioni dell’uomo.



7. Ciotola greca

       La ciotola! Questo elemento semplice, ma importantissimo che ancora oggi è amato dai ceramisti. Ed era altresì amato dai ceramisti greci che solevano dire agli allievi: “Impara a far ciotola! Poi andrai avanti”
      Dopo la ciotola sarà il momento dei recipienti di acqua, poi della giara dalla forma ispirata dal guscio resistentissimo dell’'uovo




8. Giara nella forma di uovo

maestosa, quasi madre che custodisce nel suo utero, il frutto che è vita: vino, olio, acqua, cereali che vengono difesi dall’attacco dei topi, antichi nemici dell’uomo. Perché la terracotta non è solo un contenitore, ma è altresì una struttura che difende il prodotto. E poi ancora, lucerne, pentole, mattoni per la costruzione di case, tegole, sarcofagi

9. Sarcofago etrusco in terracotta

Villaggi di argilla

I villaggi che si formeranno lentamente presentano sempre l’uso dell’argilla, di questa pasta duttile, che prende la forma che l’uomo desidera. Si ha l’impressione che senza l’argilla e i prodotti da lei derivati, l’agricoltura non avrebbe potuto avere il progresso che ha avuto.
    

10. Villaggi con case in argilla (Africa sahariana)

   Comunque, l’uomo che fonda la sua economia sulla agricoltura è costretto a aggregarsi con altri uomini. E’ l’agricoltura che fa nascere le società. Difatti, gli uomini che vivono insieme hanno bisogno di leggi, che devono essere fissate su un supporto: su una pietra, su un quadrato di pelle, o anche su una tavoletta di argilla.
        
11. Mosè sul Monte Sinai con i Dieci Comandamenti

Le prime leggi, che conosciamo sono quelle che Dio consegnò a Mosè sul Monte Sinai
ed erano scolpite su tavole di pietra. Si tratta dei Dieci Comandamenti. E per molto tempo la scrittura ebbe come supporto la pietra, ma . Ma non tutti sappiamo che il lavoro per preparare la pietra e scolpirla era, ed è tuttora,  molto faticoso.
       Le altre leggi, che conosciamo furono dettate dal re assiro Hammurabi, 1700 anni prima di Cristo. Ma, ora le leggi furono stilate/scritte su argilla morbida,


12. Scrittura cuneiforme assiro-babilonese su tavolette di argilla  

dove, per scrivere bastava fare uso di un semplice listello di canna affilata, che sostituisce il necessario scalpello della pietra.
         L’uso di tavolette di argilla dimostra quale è stato il salto in avanti della civiltà. La scoperta dell’argilla come supporto per scrivere, può essere paragonata per i tempi alla scoperta dell’odierno computer. Si pensi al tempo risparmiato dagli scribi per vergare la scrittura. Stirare un foglio di argilla era forse più semplice che fare oggi un foglio di carta.
           Su tavolette di argilla furono scritti velocemente importantissimi libri di sapienza antica, giunti fino a noi, e furono stilati atti notarili e passaggi di proprietà, ma i cretai non costruivano solo tavolette corrispondenti alle pagine di un nostro quaderno, ma costruivano tutto quanto poteva servire all’uomo: lucerne, sedie, mattoni per edificare case e pavimenti, tegole per le coperture delle case, vasi di ogni genere, piatti, scodelle, e così via.

13. Manufatti in terracotta di origine e culture diverse
e lontani fra di loro nel tempo e nello spazio
                           
Mille usi dell’argilla.

       Oggi sappiamo che tutte le civiltà hanno conosciuto una “Era della argilla-cotta” (terracotta) dalla quale ancora oggi non siamo ancora usciti, malgrado la scoperta della plastica.
  • ll Giappone e i popoli dell’Africa Sahariana fecero uso di manufatti di argilla già 14 mila anni prima di Cristo.
  • Cina, Egitto, popoli Maya e Aztechi hanno conosciuto l’uso dell’argilla da tempi antichissimi con funzioni diverse.  

  Ma, va ricordato come utile curiosità che


14. La Grande Muraglia Cinese

            La Grande Muraglia Cinese costruita per volere del primo imperatore cinese Qin Shi Huang, lunga 8852 km, larga e alta oltre dieci metri, è interamente costruita con mattoni di terracotta. una muraglia che per i tempi fu cotruita in tempo record proprio perché furono usati grandi mattoni di terracotta.
       E va ancora ricordato che lo stesso imperatore Qin Shi Huang fu ancora colui che ordinò di costruire un intero esercito di soldati, statue ad altezza d’uomo, e cavalli che avrebbero dovuto proteggerlo nell’altra vita (afterlife).

    
15. Esercito di guerrieri in terracotta                                      
(China 2° sec. B.C.)

Ma, statue e cavalli, forse diecimila esemplari, sono tutte in terracotta.  Ancora in terracotta sono molti bassorilievi assiro-babilonesi (a parte l’alabastro), e di terracotta furono molti dei teatri romani, per esempio quello di Taormina in Sicilia  


16. Teatro greco- romano di Taormina
  
Ma, va ricordata ancora la immensa produzione di vasi e giare della civiltà egeo-cretese


17. Giare egeo-cretesi

vasi  di quella greca, maltese castellucciana


18. Sculture maltesi in terracotta






che si è sviluppata nella parte meridionale della Sicilia, migliaia di anni prima dell’arrivo dei Greci, civiltà che non conosciuta dai Greci che in Sicilia approdarono cinque secoli prima di Cristo.

      Per l’uomo arcaico e primitivo, ma forse anche per un ceramista di oggi, l’argilla sembra possedere  qualcosa di magico, di sublime. Il rapporto che l’uomo ha con l’argilla non è lo stesso che l’uomo ha con la pietra. Per modificare la pietra, lo scultore è costretto a usare la forza: martello, scalpello, oggetti di ferro. Il rapporto uomo-pietra è una guerra.
  Invece, il rapporto che l’uomo ha con l’argilla è un atto di amore, dolce, certamente sensuale, fatto con le mani, direttamente, senza intermediari. L’argilla simula la parte migliore della vita. La possibilità di plasmare con dolcezza, con amore, dove ciò che è dentro di noi può venir fuori, vedere la luce, materializzarsi, prendere corpo e farsi vita: la vita di una idea.


19. Mani di ceramista al tornio
       
       Di tutti i materiali esistenti, l’argilla è quella che si ama di più. Si può capire per questo, perché Dio abbia scelto l’argilla, ( la “Terra dei vasai - kéramaiòs”). per creare Adamo ed Eva. Dio, dapprima modella la sua creatura, poi gli dà il soffio della vita e si fa creatura.


20. Dio crea Adamo ed Eva

Ogni ceramista, rivive forse il momento di una creazione divina ogni qual volta plasma, modella l’argilla, questa materia sconosciuta, ma da tempi antichissimi usata anche per le sue qualità farmacologiche, e oggi largamente adottata dalla medicina omeopatica.
                                                                                                           
Gino Carbonaro