2015/08/11

VALZER breve storia

Il valzer  
di Gino Carbonaro


Valzer

     Il valzer è una composizione in tempo ¾ o tempo ternario. Come ballo, il valzer fa la sua apparizione in Austria nella seconda metà del Settecento. E’ all’inizio un ballo popolare, gioioso, alternativo, che la musica colta fa suo, diventando già a partire dai primi dell’Ottocento, il ballo per eccellenza della nobiltà del tempo.

     Da Vienna, il valzer si diffonde in tutte le corti europee, dalla Francia (dove venne introdotto dalla regina Maria Antonietta d’Austria) alla Russia, all'Inghilterra, ma anche in Italia.

     Il successo del valzer fu dovuto a vari motivi. Alla bellezza estetica della danza, alla finezza, leggerezza, sensualità dei movimenti compositivi, che privilegia "le tour à la gauche”, e ancora alla orecchiabilità del tema musicale. Comunque, si trattava di principi che rispondevano agli ideali delle corti del tempo, ma soprattutto al fatto che per la prima volta ai ballerini (potenza della moda) era consentito ballare abbracciati.

                                     

     Ma, il valzer si affermò ancora grazie al contributo di una dinastia di compositori, soprattutto degli Strauss, definiti tuttora i “Re dei valzer” per la enorme quantità di composizioni che riuscirono a consegnare alla storia.

     Dal momento in cui nasce, i valzer entreranno di diritto anche all’interno della produzione operistica dell’Ottocento. Ricordiamo il Brindisi “Libiam nei lieti calici” nel Rigoletto di Verdi; “La donna è mobile” sempre nel Rigoletto di Giuseppe Verdi; il “Valzer” dal Balletto “Il Lago dei Cigni” di  Pëtr Il'ič Čajkovskij. E possiamo ancora ricordare decine di compositori, da Haydn a Beethoven, da Puccini (Vissi d’Arte, dall’opera “La Tosca”), a Franz Lear famoso compositore del “Valzer delle Sirene” da “La vedova allegra”, al valzer “Sulle onde del Danubio” di Iosip Ivanovich, che fu scelto per la inaugurazione della Esposizione Universale di Parigi del 1889. Lo stesso anno in cui fu inaugurata la Torre di Eiffel.     

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     Col tempo, però, sempre in Europa, ma soprattutto in Francia, il valzer diventò definitivamente ballo popolare, interpretato da un antico strumento a fiato chiamato “Musette”. Sulla base del valzer musette, esiste tuttora in Francia una ampia letteratura musicale.  Ma, va detto che quasi tutti i grandi successi francesi da “Sous le ciel de Paris”,  “A’ Paris”, a “La vie en rose” di Edith Piaf e Leuiguy, sono composizioni a tempo di valzer.

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     Ricordiamo ancora che molte delle classiche canzoni napoletane, da Regginella a Signorinella, da Marì Marì a “Parlami d’amore Mariu” e ancora tutte le ninne nanne che le mamme cantano ai bambini per farli addormentare sono in tempo 6/8 (equivalente del ¾ del valzer) che simula il movimento ondeggiante e sensuale del mare.

                                                      

Un Programma
in tempo 3/4  

  Valzer viennese
   1. Sulle onde del Danubio                                di  Josip Iaconovich      
2. Le Sirene del ballo (da “la vedova allegra)     di Franz Lear
3. Brindisi “Libiam nei lieti calici” (Traviata)      di  G. Verdi  
4. La Donna è mobile (Rigoletto)                         di G. Verdi
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Romanze
  5.  Mattinata                                                        di   R. Leoncavallo
6.  Tu che m’hai rubato il cor (Paese dei sorrisi, 1926)
                                                                             di Franz Lear
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    Cantabili in valzer
7. Romagna mia                                                   di     Anonimo  
8. Non ti scordar di me                                         di E. De Curtis
9. Dominò  (Valzer Musette)                                di     G. Ferrari
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    La valse” francese
10.   Sous le ciel de Paris                            
11.   A’ Paris  (1948)                                            di  F. Lemarque
10.  La vie en rose   (1946)                                   di Piaf- Louiguy        
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Napoli in tempo ¾
11. Regginella
12. Signorinella                                                     di N. Valente
13. Parlami d’amore Mariù                                    di  G.A. Bixio
14. Come pioveva                                                 


                                                                             Gino Carbonaro