Testo di..
SCOMUNICA EBRAICA
Kjérem
di
Baruch Spinoza
Il 27 luglio 1656 fu data lettura di un testo in ebraico di
fronte alla volta della sinagoga dello Houtgracht, il canale di
Amsterdam che attraversava il quartiere ebraico: un
documento di Kjérem (bando o scomunica), gravissimo e mai
revocato, era assai esplicito e non faceva ricorso ad
eufemismi:
« I Signori del Mahamad rendono noto che, venuti a conoscenza già da tempo delle cattive opinioni e del comportamento di Baruch Spinoza, hanno tentato in diversi modi e anche con promesse di distoglierlo dalla cattiva strada. Non essendovi riusciti e ricevendo, al contrario, ogni giorno informazioni sempre maggiori sulle orribili eresie che egli sosteneva e insegnava e sulle azioni mostruose che commetteva – cose delle quali esistono testimoni degni di fede che hanno deposto e testimoniato anche in presenza del suddetto Spinoza – questi è stato riconosciuto colpevole. Avendo esaminato tutto ciò in presenza dei Signori Rabbini, i Signori del Mahamad hanno deciso, con l'accordo dei Rabbini, che il nominato Spinoza sarebbe stato bandito (enhermado) e separato dalla Nazione d'Israele in conseguenza della scomunica (Kjérem) che pronunciamo adesso nei termini che seguono:
Con l'aiuto del giudizio dei Santi e degli Angeli, con il consenso di tutta la Santa Comunità e al cospetto di tutti i nostri Sacri Testi e dei 613 comandamenti che vi sono contenuti..
Escludiamo, espelliamo, malediciamo ed esecriamo
Baruch Spinoza.
Pronunciamo questo Kjérem nel modo in cui Giosuè lo pronunciò contro Gerico. Lo malediciamo nel modo in cui Eliseo ha maledetto i ragazzi e con tutte le maledizioni che si trovano nella Legge.
Che sia maledetto
di giorno e di notte,
mentre dorme e quando veglia, quando entra e quando esce.
Che l'Eterno non lo perdoni mai. Che l'Eterno accenda
contro quest'uomo la sua collera
e riversi su di lui tutti i mali menzionati nel libro della Legge.
Che il suo nome sia per sempre cancellato da questo mondo
e che piaccia a Dio
di separarlo da tutte le tribù
di Israele affliggendolo
con tutte le maledizioni
contenute nella Legge.
E quanto a voi
che restate devoti
all'Eterno, vostro Dio,
che Egli vi conservi in vita. Sappiate che non dovete avere
alcun rapporto né scritto né orale. Che non gli sia reso alcun servizio e che nessuno si avvicini a lui
più di quattro gomiti.
Che nessuno dimori
sotto il suo stesso tetto
e che nessuno legga
alcuno dei suoi scritti.
|
«Durante la lettura di questa maledizione si sentiva di tanto
in tanto cadere la nota lamentosa e protratta di un grande
corno. Le luci che si vedevano ardere brillanti al principio
della cerimonia, vennero spente ad una ad una, a mano a
mano che si procedeva, fino a che alla fine si spense anche
l'ultima, simboleggiando l'estinzione della vita spirituale
dello scomunicato, e l'assemblea rimase completamente al
buio».
buio».
Condanna al rogo di uomo scomunicato
(1673)
(1673)
Considerazioni: La scomunica era conseguenza di una contestazione. Baruch Spinoza non era d'accordo sul fatto che Dio dovesse avere forma umana, né credeva nella immortalità dell'anima. Poneva altresì il principio che non tutto quello che era scritto nel Vecchio Testamento era credibile e accettabile. Sosteneva, invece, che si poteva discutere (e accettare) l'aspetto etico suggerito dai Profeti. La non accettazione di quelle che erano considerate verità assolute all'interno del Vecchio Testamento, provocò la rabbia-dei-rabbini che stilarono per lui la terribile scomunica. A questo punto viene da dire che la verità è sempre stata quella proposta e imposta da chi detiene il potere. E tutti (i sudditi) hanno il dovere di accettare, ma non hanno il diritto di contestare.
Vedi la condanna al rogo di Giordano Bruno.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi cambiare questo messaggio sotto Impostazioni > Commenti