Filosofia della vita nelle Poesie
di
Lorenzo Migliore
di Gino Carbonaro
Un cordiale saluto a Voi tutti amici carissimi, e un grazie (anche da parte mia) per essere intervenuti a questo appuntamento con la poesia di Lorenzo Migliore, di Lorenzo (il) Migliore).
Un grazie ancora sento di dover rivolgere alla nostra carissima Paola Stella per le parole (... per le belle parole!) con le quali ha voluto presentarmi a Voi, questa sera.
Perché? E’ vero che sono stato invitato in Giappone, e ho fatto ascoltare Musica Popolare Siciliana in otto scuole Medie, a Osaka e Kobe, ed è vero che sono stato invitato anche in Thailandia.
E sempre in Thailandia ho tenuto un concerto con la mia Fisarmonica al Conservatorio di Chiang-Mai. Cose belle dal mondo!
E mi piace avere ascoltato, che la casa Editrice Thomson ha pubblicato e fatto conoscere “Carrube e Cavalieri”, la grande opera di Raffaele Poidomani. Questo è accaduto poco più di 50 anni fa, quando ero “più giovane”. E me l’ero quasi dimenticato.
Proprio per questo, un grazie di cuore alla professoressa Paola Stella. Grazie Paola.
E ancora un grazie, come “Atto-dovuto”, sento di dover rivolgere al vero protagonista di questa bella serata, al nostro Lorenzo Migliore, che ha voluto invitarmi per dire quello che la sua buona poesia ha “detto-e-dato” a me lettore. E fra poco? Ascolterete.
Ma, lasciatemi dire, ancora (un minuto), che sono felice, felice di essere qui questa sera, noi tutti, insieme, appassionati della bellezza della poesia, ma soprattutto felice perché mi ritrovo/ci ritroviamo insieme un pugno di amici, antichi, che ci incontriamo da anni e decenni, per discutere sui grandi temi della Letteratura, della Poesia e dell’Arte, come è questa sera.
E le mie parole sono rivolte specificamente a
Danilo Amione (critico cinematografico eccezionale, che non è secondo a nessuno), a
Franco Giorgio (regista insuperabile), a
Federico Guastella (critico eccezionale), a
Domenico Pisana, (modicano DOC, che ha creato un centro culturale a Modica, una fucina, una officina, che da anni ha reso questa provincia uno dei centri culturali più importanti d’Italia).
E dove la mettiamo la nostra
Paola Stella (scrittrice e pittrice eccezionale?)
E sono felice ancora di essere circondato da bravissimi Attori, bravissime attrici, e Musicisti di riconosciuto valore professionale, come potremo verificare fra poco.
Insomma, AMici che AMmiro e AMo.
AMici che AMmiro e AMo.
Eventi continuati in tutti i settori dell’arte, come dimostra ancora la presenza di pittori e scultori di valore, di musicisti eccezionali, come ci dimostreranno i nostri concertisti questa sera. Artisti, che arricchiscono questa nostra Terra, e mi hanno fatto pensare che questa piccola provincia Iblea stia facendo risorgere una piccola Attica. E i lavori del nostro Lorenzo dimostrano proprio di essere noi in una piccola nuova Attica
Ma, entriamo in argomento…
Devo dire che seguo e (in-seguo) Lorenzo Migliore da anni. Da quando nel 2015 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, titolato “Odi perdute”. Libro che mi ha colpito non poco, libro che io ho letto più volte, con molta attenzione. Libro che ho tenuto sul comodino per molto tempo, per leggere tutte le sere, e riflettere sul contenuto delle sue poesie.
Le poesie rappresentano sempre la radiografia della cultura di chi scrive, documento di un sentire, di uno stato d’animo, di una filosofia. E rappresentano un ventaglio che enumera i non pochi aspetti della vita che viviamo.
I tre libri di poesie, di cui si parlerà questa sera, contengono la somma di “tutte” le esperienze vissute dal nostro Lorenzo in tutta la sua vita.
Aggiungendo ancora che per il nostro Lorenzo Migliore, uomo che nella vita non è riuscito mai a fermarsi, ora, davanti alla sintesi che rappresenta la sua poesia, è stato costretto a fermarsi. A fermarsi, per riflettere, meditare, e interrogarsi su tante cose del suo passato e del suo presente.
Ed è lui stesso, che si confessa sui suoi progetti letterari e poetici, quando in una poesia titolata “La voglia pazza”, facendo riferimento ai suoi progetti scrive:
Non cerco scaltrezza di poeta/
rifuggo dall’artifizio letterario/
….
Voglio essere solo me stesso/
Cantare in modo piano e sussurrato
quello che sento in fondo al cuore/, e quello che sente in fondo al cuore? Sono
Messaggi d’amore
Pensieri reconditi
Racconti
Parole
Sofferenza
Dolore
Questo l’obiettivo. Questo il programma che ci comunica il nostro Lorenzo in questa sua poesia dove, per prima cosa, scrive …
Messaggi d’Amore?
Difatti, il primo dei temi trattati nelle sue poesie è l’Amore, e addirittura, uno dei suoi libri inizia con la poesia Amore.
L’Amore, che è sentimento universale.
Amore per la Donna amata/ ma Amore, ancora,
per la bellezza della Natura.
Ed è bello quando l’Amore per una Donna
e l’Amore per la Natura si fondono.
Stiamo pensando, sto pensando, a una poesia
che mi ha riempito l'anima di dolcezza...
L’odore della Zagara, che verrà letta fra poco, nella quale l'Autore, rivolgendosi alla sua amata dice:
Ricordi la passeggiata
lungo quel sentiero
tra le arance appena rosa/
…..
In arrivo era l’imbrunire/
la Luna apparve lenta/
nel sereno/
tra piccole nubi bianche rarefatte/vaganti
…
Si avvertiva intenso l’odore della zagara
frammisto al tuo profumo di Donna/
Il secondo dei temi ricorrenti nella poesia del nostro Lorenzo è il Ricordo del passato:
“Il Cortile”, di casa sua, a Menfi/ e il Tempo, il tempo che ovatta la realtà. Leggiamo un passaggio.
Ricordi
Come una nuvola
Il ricordo mi trasporta/
Ti rivedo, oh mio cortile/
Diletto luogo
degli anni verdi …/
sento la frescura di una brezza giuliva
che si insinua fra basse case/
ognuna dipinta per conto suo
Ed è poesia che tocca l’anima, e che ascolteremo fra poco letta da una delle nostre lettrici….
Il terzo tema di questo ventaglio ricorda la famiglia, ma anche suggerimenti che Lorenzo vuole dare a figli e nipoti. Esperienze della sua vita. E sto pensando ad alcuni titoli, ad alcune poesie:
Mio Padre, Manuela, Caro Figlio, Mamma,
e di queste riportiamo qualche verso…
Mio padre
Lo ricordo sempre/
antico faro della mia vita/
mi ha insegnato tutto del suo mondo
fatto di valori e di lavoro:
di dovere, amicizia, umiltà,...
e l’altra sulla Madre
Mamma
Il fiore più bello/
Linfa della mia vita/
fatta di baci, di carezze,
di fragranze, di bellezza..
Ma al di là di tutto, vanno considerate le poesie che si soffermano su Considerazioni filosofiche, sul senso del nostro esistere.
Ed è alla “Solitudine” (importante categoria umana e di tutti gli esseri viventi) che Lorenzo Migliore dedica due poesie, dove l’Autore si chiede…
Solitudine
Chi può immaginare
l’orizzonte, il futuro
Cosa c’è dietro l'angolo
La solitudine che si accompagna
all’ansia del tempo
che avido scorre
Ed è concetto che mette in risalto l’incertezza di un domani spesso bagnato dal senso dell'angoscia,
altra categoria umana, attinente alla nostra esistenza.
Ma, c’è filosofia dove si parla di vita, di morte, di sofferenza, di dolore, e di tristezza, di angoscia.
E mi viene da pensare alla poesia dedicata al Tronco che ha perduto la vita, e si staglia ancora superbo (con tutta la sua solitudine e tristezza) sullo sfondo di bianche nuvole.
Poesia che è metafora di questa nostra vita. Ed è filosofia. Estrapoliamo anche qui qualche verso.
Il Tronco
Solo con la tua tristezza/
Tu, tronco/ ti stagli superbo
sullo sfondo delle bianche nubi
con qualche ciuffo di verde ai tuoi piedi/
cresciuto per caso tra le pietre/
come fossero fiori sulla tua tomba.
Povero albero!
Dall’alto del tuo tronco sembra
tu voglia parlare con le nuvole
per gridare il tuo tormento …
Poesie intense, che sono quasi denunzie, non si sa contro “Chi”.
E lo stesso vale per la poesia “Il Fiore”.
Il Fiore
Il Fiore che si ritrova schiacciato fra le pagine di un libro dai fogli ingialliti. Schiacciato da vivo, e destinato a perdere la vita, e con essa, l’incanto del suo profumo. Ed è ancora metafora che per la tangente riconduce a noi umani. Poesia bellissima, densa di filosofia, che sarà letta stasera. Vediamo insieme alcuni passaggi.
Schiacciato
in mezzo alle pagine del libro
dove sono rinchiuso/
che dolore lancinante
la fine della mia intimità
fonte di profumi/
messaggi di dolcezza
per i sogni e l’amore/
Tutto è imprigionato
Tutto è finito
tra pagine ingiallite
e memorie profanate.
Mi ero dato il carico di parlare della Filosofia/ contenuta all’interno di molte poesie di Lorenzo Migliore/ e si tratta di poesie/ che riguardano la condizione dell’uomo/ la sua solitudine, si è detto/ la sofferenza e le angosce che accompagnano questa nostra vita.
Ed è legge suprema alla quale tutti dobbiamo ubbidire. / Non solo gli umani, ma anche animali e piante./ E sono contenuti che ci fanno dire che ogni poesia è come una moneta che ha due facce: il pensiero che tutti dobbiamo seguire/ e la poesia che tocca l’anima/ pensiero-e-poesia che si prendono per mano e camminano insieme.
Chiudiamo dicendo che queste poesie nascono come testimonianze del viaggio fatto dal nostro Autore nella sua vita. Da leggere, dunque, e meditare.
GRAZIE
Gino Carbonaro
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