Les nudites
Il nudo e la morale
di Gino Carbonaro
Sentō (銭湯) - Bagno
I Giapponesi, che hanno prodotto lo shintoismo, non consideravano indecoroso mostrare gli organi sessuali e, quasi tutte le famiglie avevano in casa il bagno comune, dove spesso tutta la famiglia si immergeva per rilassarsi (non per lavarsi che va fatto separatamente). Così, tutti a partire dal nonno alla nipote sedicenne si potevano trovare insieme nell'acqua della grande vasca comune. Questa consuetudine storica e tradizionale che ha radice "shinto" è durata fino alla seconda guerra mondiale, quando gli invasori americani fecero capire ai Giapponesi (o i Giapponesi capirono) che la esposizione delle "nudites", in altri paesi del mondo era considerato immorale, o perlomeno indecente.
Bagno privato giapponese
La doccia a destra si fa stando seduti
su piccoli sgabelli i servizi igienici non sono previsti
in questo spazio
Lentamente i Giapponesi, che sono sensibili alle critiche e aperti ai cambiamenti, cominciarono a modificare le abitudini accettando modelli “allotri”. Malgrado ciò, ancora oggi nei bagni pubblici (alberghi, ristoranti e altro) e nelle numerosissime stazioni termali, gli uomini (in bagni per soli uomini) stanno tutti nudi, e così è per le donne.
Sentō (銭湯) - Bagno
in acque termali
(Giappone) in acque termali
Per la cronaca va però detto che quando si esce dall'acqua del bagno comune (da pochi anni, però) gli uomini si affrettano a fornirsi di un asciugamanino piuttosto rettangolare, che fanno dondolare in modo nonchalante davanti al “pendente”. Sempre per la cronaca, confrontando il passato con i modelli sopracitati, va ricordato che nelle Olimpiadi ateniesi gli atleti gareggiavano “nudi”. E le donne che venivano accolte sugli spalti (solo quelle "invitate") potevano godere lo spettacolo della "nudite".
Quel privilegio toccò a Ipazia Alessandrina nel 391 dopo Cristo, quando, recatasi ad Atene, ebbe la possibilità di assistere ad una Olimpiade alla quale partecipava il fratello. Più vicini ai nostri tempi, fino agli anni Cinquanta gli esploratori che entravano nelle foreste della Amazonia e quelli che esploravano il Borneo, restavano sorpresi nel vedere che popoli/tribù indigene, soprannominati con l'aggettivo di "selvaggi" o "primitivi", indossavano il vestito di Adamo (uomini, donne, bambini).
E allora, ci chiediamo? Perché altri popoli si coprono? Fra le grandi scoperte degli umani ce n'è una fondamentale. I mali possono avere accesso dagli orifizi (orecchie, naso, bocca, ano, vagina). Da qui, la difesa delle zone, che per questo venivano coperte, e comunque protette. E siccome l'uomo arcaico e primitivo aveva scoperto che il rumore (baccano) era temuto dagli ani-mali, si pensò di mettere "pendenti sonori" alle orecchie delle donne (e degli uomini?) e anche piccole aste di legno infilzate sulla bocca e nel naso. I pendenti alle orecchie, servivano per spaventare e tenere lontani i possibili mali. Solo successivamente diventarono elementi con funzione decorativa.
Tornando al discorso, lo stesso vale per il seno (delle donne). Nulla di male a tenerlo esposto. Ed esposto, e bene in vista lo tenevano le donne greche, che di conseguenza allattavano i loro piccoli in piena libertà davanti a tutti. Il nudo era consentito e nessuno lo associava al concetto di peccaminosa sessualità.
Tornando al discorso, lo stesso vale per il seno (delle donne). Nulla di male a tenerlo esposto. Ed esposto, e bene in vista lo tenevano le donne greche, che di conseguenza allattavano i loro piccoli in piena libertà davanti a tutti. Il nudo era consentito e nessuno lo associava al concetto di peccaminosa sessualità.
Gino Carbonaro