Nel gennaio 2020, a Ragusa, un evento speciale.
La compagnia G.o.D.o.T di Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso presentano uno spettacolo di grande spessore culturale. Si tratta della pièce teatrale..
Compagnia G.o.D.o.T.
Ziq è sulla spiaggia
di
Lina Maria Ugolini
con
Giuseppe Arezzi
Federica Bisegna
Vittorio Bonaccorso
Commento di Gino Carbonaro
1
Non capita tutti i giorni di andare a Teatro e trovare che quella serata è diversa, e lo spettacolo a cui stai assistendo è qualcosa di eccezionale. Che non hai mai visto e sarà difficile che possa sempre assistere a qualcosa di simile. Dunque?
Spettacolo eccezionale, interpretazione sublime. Regia e musica, al di là dell’immaginabile. Mai, io, mi sono trovato a vivere una emozione così intensa davanti a una rappresentazione teatrale.
Ho pensato subito alla potenza Shakespeariana del soggetto e a quanto ha scritto Aristotele a proposito della tragedia, perché “Ziq” non è dramma. Ziq è tragedia.
E la pièce teatrale di Lina Maria Ugolini esprime la tragedia che stiamo vivendo in questi tempi oscuri. E pensavo ancora al concetto aristotelico di catarsi, applicabile qui, perché io personalmente mi sono sentito coinvolto sino alla fine dello spettacolo.
È chiaro che gli operatori avevano raggiunto il loro scopo. Lo spettacolo? Mi ha lasciato senza parole.
I miei complimenti all'Autrice Lina Maria Ugolini, a Giuseppe Arezzo, straordinario nella sua unicità interpretativa. Complimenti alla Regia di Vittorio Bonaccorso, superlativa, e alla Musica di Pietro Cavalieri, originale, funzionale e bellissima.--
2
Federica, non ho detto tutto.
Ieri sera, dopo mezzanotte, quando ho scritto il mio commento al Vostro spettacolo, non ho detto tutto. Il Teatro, si sa, è classificato “prosa”.
Nessuno avrebbe potuto pensare che sulla scena potesse germogliare tanta inimmaginabile poesia. Poesia nata da una sorta di composito Ikebana offerto ..
Federica, non ho detto tutto.
Ieri sera, dopo mezzanotte, quando ho scritto il mio commento al Vostro spettacolo, non ho detto tutto. Il Teatro, si sa, è classificato “prosa”.
Nessuno avrebbe potuto pensare che sulla scena potesse germogliare tanta inimmaginabile poesia. Poesia nata da una sorta di composito Ikebana offerto ..
- dal testo (potente) di Lina Maria Ugolini.
- dalla interpretazione stupenda dell’Attore Unico, il diciannovenne Giuseppe Arezzi, che ha superato se stesso cogliendo l’anima del testo, dolce, profonda e dalle mille intense sfumature,
- dalla fantastica "mise en scène" della Regia, di Vittorio Bonaccorso (intensa, delicata, vibrante),
- dalla Musica che ne sosteneva, creava e suggeriva l’atmosfera interpretativa.
- Teatro pittura. Teatro parola. Teatro opera d’arte. Dove la logica del discorso si scioglieva, e i contorni della parola si sfaldavano per consegnarsi alla poesia, alle parole che non hanno confine.
- Realtà che si consegna al sogno. Vita che grida la speranza. Concetto che denunzia l’uomo. Pensiero crudo inviato alla coscienza dello spettatore perché rifletta sul senso del nostro esistere. Tragedia. Altissima arte. Miracolo di un fatto artistico realizzato a più mani da uno staff che ha dato l’anima a uno spettacolo che è prodotto alto di una cultura matura, stupenda.
- Questo il vero senso del Teatro. Complimenti. A Tutti.
- A piene mani.
Gino Carbonaro
3.
Federica Bisegna risponde
Grazie ancora e ancora... In questo momento, leggere parole di così sincera ammirazione è per noi linfa vitale.
Tante volte ci chiediamo che senso abbia fare quello che facciamo a Ragusa, nell'indifferenza delle istituzioni che a parole ci dicono "bravi" ma nei fatti non ci sostengono in nessun modo, abbiamo perso persino l'utilizzo gratuito dei teatri, nell'indifferenza di gran parte dei dirigenti scolastici soprattutto degli istituti superiori che per evitare "differenze" rifiutano tutte le nostre proposte perché gli altri potrebbero offendersi, nell'indifferenza di una certa categoria di Pubblico che ci dice "ho bisogno di rilassarmi... Fa ridere? Allora no..." e soprattutto nella difficoltà di lavorare in spazi inadeguati sotto tutti gli aspetti per realizzare in pieno le visioni di Vittorio.
Le sue parole ci riforniscono di "illusioni" per continuare a Sognare come ci ha insegnato il grande Fellini di cui ricorre il centenario ❤️
Federica Bisegna risponde
Grazie ancora e ancora... In questo momento, leggere parole di così sincera ammirazione è per noi linfa vitale.
Tante volte ci chiediamo che senso abbia fare quello che facciamo a Ragusa, nell'indifferenza delle istituzioni che a parole ci dicono "bravi" ma nei fatti non ci sostengono in nessun modo, abbiamo perso persino l'utilizzo gratuito dei teatri, nell'indifferenza di gran parte dei dirigenti scolastici soprattutto degli istituti superiori che per evitare "differenze" rifiutano tutte le nostre proposte perché gli altri potrebbero offendersi, nell'indifferenza di una certa categoria di Pubblico che ci dice "ho bisogno di rilassarmi... Fa ridere? Allora no..." e soprattutto nella difficoltà di lavorare in spazi inadeguati sotto tutti gli aspetti per realizzare in pieno le visioni di Vittorio.
Le sue parole ci riforniscono di "illusioni" per continuare a Sognare come ci ha insegnato il grande Fellini di cui ricorre il centenario ❤️