Adamo, Eva, la Bibbia
Maschio, Femmina, Autorità e trasgressione
di Gino Carbonaro
Se si va indietro nel tempo, è d’obbligo
partire dal mito biblico di Adamo ed Eva, dove si rilevano
segnali di maschilismo e la gravità della trasgressione agli ordini. Vediamo i fatti.
Dio crea l'uomo impastando fango,
gli dà il soffio della vita, e contemporaneamente lo fa re del Paradiso Terrestre.
Adamo
ha tutto, ma gli manca qualcosa. La solitudine è un male
inesorcizzabile:
(Stari
sulu nuň è buonu mancu ’n-paradisu)
Perciò, Dio gli fa una compagna. Eva, viene
creata da un costato di Adamo (ed è forma di
clonazione).
Dai fatti sembra dedurre
che Eva, creata da una costola di Adamo, è parte di Adamo ed
in funzione di lui e del suo benessere. Ma il mito aggiunge un concetto centrale.
Alle due prime creature fu concesso tutto
tranne poter cogliere e mangiare i frutti di un melo. L’ordine
di Dio era categorico: "Avete “tutto”, ma non i frutti di un pomo selvatico (che valeva meno di un fico secco).
Ma l’ordine di Dio potrebbe essere letto in questo modo:
“Avrete tutto,
ma non avrete il niente”.
Ma, l’uomo
volle anche il niente,
trasgredì… e fu punito.
Questo mito (biblico) è molto importante, perché fissa manicheisticamente il concetto di bontà di Dio, da una parte, (Dio che dona
il Paradiso terrestre all’uomo) e la colpa gravissima della perdita del
Paradiso Terrestre attribuita alla Donna, da subito in combutta con
Satana.
Proviamo a decifrare il mito:
1. E’ vero che gli uomini sono
ingordi. Difatti, non si accontentano di quello che hanno, e perciò vogliono
e si appropriano di tutto. Ma…
2. la colpa
della perdita del Paradiso Terrestre e della infelicità
del genere umano è di Eva, cioè della donna. Il povero Adamo non ha colpa: lui è maschio!
3. Il fatto che la
donna sin dalla creazione del mondo ha avuto un sorta di feeling col diavolo
risale dunque alla notte dei tempi.
Da
quanto sopra si evince già che
4. Il mondo è diviso in due parti:
Lato A: da una parte c’è Dio, Adamo, l’ubbidienza e il bene; Lato B: dall’altra parte c’è Eva, Satana, la tentazione, la trasgressione, il male.
Ma c'è ancora un'altra cosa da rilevare nel mito
di Adamo ed Eva. Il fatto che
5. Da quando è stato
creato il mondo è esistita una Autorità,
e,
6. l’Ubbidienza è interfaccia della Autorità.
E ancora, che Autorità e Ubbidienza creano una
scala gerarchica:
- Adamo deve
ubbidienza a Dio,
- Eva deve ubbidienza
ad Adamo e a Dio,
- i figli devono
ubbidire alla madre, al padre e a Dio.
Insomma,
una piramide sociale, dove tutto
sembra discendere dall’alto, ma tutto poggia contemporaneamente sul vertice e sulla base. Simbolo
di questa struttura sociale è la piramide che, di tutti i solidi geometrici, è
la più… solida. Non è un caso è che il
simbolo di tutte le società antiche, da quella Egiziana a quella Atzeca, è la
piramide dove
Stabilità = (equivale a) Gerarchia
(e
viceversa)
ed è questo il
principio dell’etica confuciana, che rende tuttora stabili le società
orientali.
7. Il mito di Adamo
ed Eva ci dice ancora che gli ordini emanati da chi
detiene il potere, o sta più in alto nei gradini sociali, non vanno
trasgrediti, né discussi, perché trasgressione e disubbidienza
sono i peggiori dei mali delle società, quelli che vanno perseguiti e puniti senza titubanza,
con emarginazione, isolamento e sanzioni di vario genere.
A proposito della
disubbidienza in famiglia, il Proverbio siciliano, parla chiaro:
Favi e mugghêri písili ch’ê pêri
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