CARLO MAGNO
L'uso della Marna e l'effetto boomerang
di Gino Carbonaro
Nell’VIII sec. d. C., in Francia, era stato scoperto che la marna mescolata con la terra fungeva da fertilizzante. Grande scoperta. Perché aumentava la produzione dei prodotti agricoli, e quindi la ricchezza. Così, tutti cominciarono a trasportare carri di marna per fertilizzare i terreni. Scoperta, che dava risultati solo nel breve termine. Difatti, nel lungo termine, la marna si induriva, cementificando i terreni, facendo perdere loro la funzione. Da qui, un effetto boomerang. Ciò che era positivo nel presente, col tempo si ritorceva negativamente su chi lo aveva messo in atto.
A questo punto la storia registra l’intervento di Carlo Magno, il quale emanò un Decreto che proibiva l’uso della marna, motivandolo così:
“Si proibisce l’uso della marna per fertilizzare i terreni,
perché? Le vecchie generazioni si arricchiscono
a danno delle generazioni future”.
Ed è su questo che bisogna riflettere, mettendo a confronto la logica di Carlo Magno, con quella odierna che va avanti senza tener conto di quello che consegneremo alle generazioni future e all’ecosistema danneggiato dai nostri inconsulti comportamenti che, come boomerang si ritorceranno contro il mondo vegetale e animale. Ed è considerazione terribile. Amara.
A tale proposito, riportiamo una riflessione di Carlo Rubbia, premio Nobel, il quale scrive:
“Oggi viaggiamo tutti su un treno che va a 400 km all’ora
e va aumentando sempre la velocità.
Scopriremo in ritardo che sul treno manca il macchinista,
e non sta guidando nessuno”.
Chiuso il discorso.
A buon intenditor poche parole!
IL PIANETA NON È SOLO NOSTRO
Gino Carbonaro (Novembre 2020)
--