| 13 ott 2020, 10:53 | |||
GIAPPONE CINA ORIENTE
CONFUCIANESIMO
ARMONIA Ideogramma Kanji
IL RUOLO DEL CONFUCIANESIMO NELLA CULTURA ORIENTALE
Per capire il Giappone, e di riflesso la cultura orientale (Vietnam, Thailandia, Cina, Corea) bisogna tenere presente il ruolo del Confucianesimo in queste società.
Il Confucianesimo non è una religione, ma una dottrina *etica* applicata alla vita degli uomini, ai quali viene suggerito il modo migliore di condurre la propria esistenza, senza alcun riferimento alla religione. Dunque? Dottrina, senza rituali e preghiere.
Confucio (K’ung-fu-Tsu), vissuto a cavallo fra il VI e il V sec.
Cr., era semplicemente un Maestro, educatore di giovani appartenenti all’aristocrazia cinese.
Tenuto conto che non aveva programmi ministeriali che avrebbero potuto dirgli cosa insegnare alle nuove generazioni, fissò il concetto che la cosa più importante che un giovane avrebbe dovuto imparare era il *rispetto* verso gli altri. Rispetto che conteneva in sé *benevolenza, rettitudine, decoro, fedeltà, onestà e saggezza*. Valori universali.
E fissò il concetto che il fratello più piccolo doveva rispetto al fratello più grande, i capofamiglia dovevano rispetto ai datori di lavoro, e tutti poi dovevano rispetto all’Imperatore.
Insomma una scala gerarchica, una piramide sociale, nella quale l'unica legge era rappresentata dal reciproco rispetto di tutti verso tutti. Ed è principio che si ritualizza tuttora in una serie di inchini reciproci e di distanze da “rispettare” a seconda dello status delle persone.
Solo così (questa è la filosofia di Confucio), una società può vivere in Serenità e Armonia. Armonia che, come concetto, è fissato in un bellissimo ideogramma, che oggi è possibile trovare esposto (bene in mostra) in tutti gli uffici pubblici del Giappone e della Cina, per ricordare che questo è il primo dovere (e obiettivo) che tutti gli uomini, e tutte le collettività, devono perseguire. Armonia che è legge che governa l’Universo.
Di fatto, Confucio-educatore indica la strada affinché ogni individuo possa vivere onestamente in serenità per raggiungere la perfezione morale. Ed è filosofia che “porge” la mano alla religione.
Questa dottrina piacque molto all’imperatore cinese del tempo, che l’appoggiò imponendola ai suoi sudditi. Il *rispetto* doveva essere di tutto, anche della proprietà individuale. Ed era legge.
Però, va aggiunto che il rispetto presuppone un obbligo, non solo di coloro che nella scala sociale stanno più in basso, ma è anche di coloro che stando più in alto hanno la *responsabilità* morale nei confronti di chi sta “sotto” la loro guida e tutela, di quanti eseguono i suoi ordini con coscienza e precisione.
Tanto è provato dal fatto che in Giappone, il capo che dirige un'azienda (per il bene di tutti) lavorerà più di tutti, ma nella malaugurata evenienza fallisca il suo compito, diventerà un uomo privo di rispetto e sentirà l’obbligo (morale) di togliersi la vita. Troppa è la vergogna per avere sbagliato, per non avere onorato il suo compito. Seppuku o Harakiri è detto questo antico rituale dei Samurai che, per il disonore dell’errore commesso, sono obbligati a tagliarsi il ventre con la spada.
In realtà, il Confucianesimo non prevede il Seppuku, ma prevede l’obbligo morale dei superiori di lavorare per il bene dei dipendenti.