CARNEVALE
07 Carnevale e le altre feste
Una differenza fra il Carnevale
e le feste comandate esiste,
soprattutto
perché diverso
è il modo di atteggiarsi dei partecipanti.
In tutte le feste che non
sono Carnevale, le persone tendono ad assumere atteggiamenti formalizzati,
sanno come comportarsi, che cosa è giusto fare e cosa è giusto non fare,
procedendo sempre con sicurezza all’insegna del pre-visto, del pre-ordinato,
del pre-disposto.
Ogni movimento, azione,
comportamento dei partecipanti, è tenuto rigidamente sotto controllo. Tutto si
sente gestito da una logica centralizzata, di chi detiene la verità e il potere e che pertanto ha diritto di ordinare (di garantire l’ordine, si intende) così come vuole la tradizione e il
ripetersi del rito.
Processione in Festività religiosa
In queste ricorrenze
festeggiate, un protocollo più o meno rigido prevede tempi, formalizza ruoli,
assegna e disciplina le parti, tende a mettere i personaggi, gli eventi e le
cose in bella copia, nel meglio del loro essere-per-gli-altri.
Nulla in queste
performance può essere affidato al caso o alla improvvisazione, meno che mai il
comportamento dei partecipanti, ai quali non è consentito commettere gaffe, o,
cedere alle volgarità, e le possibili manifestazioni di gioia o di affetto risultano
pur esse controllate, formalizzate, né possono varcare mai i limiti del decoro.
Nelle festività religiose, la cosiddetta "devozione" ai Santi e il
tripudio che si accompagna al rito, si convogliano nell’andamento volutamente
solenne e maestoso di austere, serpeggianti, chilometriche processioni, alle
quali sono invitate le Autorità civili e religiose, il Potere, insomma, sempre
largamente rappresentato e gerarchicamente distribuito, che per l’occasione
sfila in gran pompa e nel più deferente silenzio. Più che di feste, si tratta
di rituali seri (la festa vera e propria è un’altra cosa e segue, semmai,
i riti); riti che avvolgono tutti i
partecipanti in un alone di sacralità che promana dall’evento (grandioso) o dalla
figura del personaggio che si intende celebrare.
Tono solenne e “serioso”,
con immancabile parata di potere, è quello che si registra in queste feste
ufficiali e formalizzate, dove è consentito sorridere, ma nessuna deroga e
concessa al contegno dei
partecipanti, proprio perché qui tutto è stato organizzato secondo Ragione, ed
ora tenuto ragionevolmente sotto il suo controllo. Impensabile, quindi, proprio
perché contrario al senso stesso della festa, ogni e qualsiasi concessione alla
improvvisazione e alla casualità.
Processione sacra
Nessun legame di
parentela, dunque, fra queste ultime e il Carnevale. Se le festività religiose
e civili sembrano esprimere la volontà di un mondo che aspira all’ordine per
dimostrare a se stesso che tutto può essere tenuto sotto controllo dalla
ragione, dagli organizzatori, o da chi detiene il potere; nel Carnevale,
invece, si sente un altro bisogno, totalmente opposto semmai, che è quello di
non voler pensare a niente, di non voler gestire e dimostrare niente a nessuno:
né prove di abilità, né prove di forza, né parate di potere reali.
Carro allegorico a Viareggio
Se bisogno c’è nel
Carnevale, è semmai quello di rendere discutibili quei valori, di mettere in
dubbio quelle certezze, attaccando, con l’arma della beffa quel mondo tronfio,
che ostenta la sicumera di falsi trionfi, il rispetto di discutibili valori, la
fede in una indiscussa religione, i cui principi si vogliono indiscutibili e
assoluti.
È in questa realtà che si
inserisce surrettiziamente la Filosofia del Carnevale.
Alla serietà che fa da supporto a quasi tutte le ricorrenze festeggiate, il
Carnevale contrappone la burla e la beffa. Alla tanto decantata coerenza della
Logica, ai principi di identità e di non-contraddizione, che rendono possibile
lo sviluppo delle scienze e il dominio del mondo, il Carnevale contrappone
l’Assurdo, il Paradosso, la Contraddizione, il superamento del concetto del
limite, l’Impossibile, l’Irrealizzabile, piegati tutti a categoria del
Possibile. All’Ordine oppone il Disordine. Al Previsto e alla mancanza di
novità di un mondo scontato e convenzionale, alla routine della vita, che
spesso si avvita su se stessa, contrappone l’Inconsueto, l’Imprevisto, la
Novità, la Sorpresa. Ai grandi accadimenti della storia che vengono
periodicamente rievocati e celebrati nelle ricorrenze festeggiate, il Carnevale
contrappone le sue parate di Potere Precario, la Banalità, l’Effimero, quasi a
voler sottolineare la vanità/inutilità di ogni e qualsiasi sforzo umano. Ad un
mondo dominato dai concetti-valore di Decoro, Contegno, Decenza, Buone Maniere,
Garbo, Self-control, il Carnevale presenta il suo protocollo invertito di
valori, dove alla Logica e alla Ragione vengono a mancare le coordinate
spazio-temporali, punti di forza per potere avere un controllo quale che sia
del reale, dei non-sense, del non-comprensibile, del non-credibile, che
risaputamente de-limita, sopraffà, disorienta l’uomo e la ragione alla quale lo
stesso si affida.
A Carnevale, ogni logica
coerente e consonante è bandita. Qui non esiste più il prima né il dopo, non
esiste, il tuo, né il mio. Non esistono doveri, né gerarchie sociali. Non
esistono leggi o imposizioni di alcun genere, né logica consequenziale, né
ordine, né addetti alla gestione di un ordine. L’unica legge, semmai ve ne è
una, è quella di non aver legge.
Lo specchio
Realtà Carnevale
1
Serietà
Beffa Burla
2
Logica
Ragione
Assurdo, contraddizione
Paradosso
3
Ordine
Disordine
Trasgressione, Follia, Caos
4
Previsto
Imprevisto
5
Routine
Lavoro
Novità, Diverso
Diver/simento
6
Parate di potere
Autorità impettite
Parate trionfali
Satira del Potere
Carri allegorici
7
Verità uniche
Doppiezza delle verità
8
Gerarchie sociali
“No” alle gerarchie!
9
Legge
Anarchia
L’unica Legge?
Non avere legge!
10
Condizionamento
Repressione
Libertà / Liberazione
11
Catene
Lo scatenarsi
12
Progetti assoluti
Effimero, Precarietà
13
Tristezza - Amarezza
Allegria
14
Solitudine
Aggregazione
15
Malessere della vita
Benessere
16
Desideri repressi
Desideri realizzati
17
Serietà barbosa
Scherzi e Sorriso
18
Realtà
Irrealtà, Realtà capovolta
19
Dolori
Gioia
20
Maschera e Mimetismo
Sogno, Alienazione